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Agrivoltaico Emilia-Romagna: AIAS, Regione e due atenei uniti per ricerca e innovazione

La convenzione intende sostenere lo studio e lo sviluppo dei sistemi agrivoltaici per coniugare produzione e sviluppo delle energie rinnovabili con attenzione al territorio e al modello agricolo emiliano-romagnolo

Bologna, 5 agosto – Promuovere lo sviluppo dell’agrivoltaico con modelli innovativi, sostenibili e replicabili. È questo l’obiettivo della nuova convenzione siglata tra la Regione Emilia-Romagna, l’Associazione Italiana Agrivoltaico Sostenibile (AIAS), l’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari – DISTAL). Un accordo triennale, rinnovabile, che punta alla creazione di un patrimonio informativo condiviso per guidare politiche integrate di sviluppo energetico, agricolo e di pianificazione territoriale.

L’intesa nasce in un contesto in cui l’agrivoltaico avanzato è riconosciuto dalla Regione come tecnologia strategica per produrre energia rinnovabile preservando, a volte migliorando, la produttività agricola, riducendo il consumo di suolo e favorendo il recupero di terreni degradati.

AIAS, tramite la raccolta e condivisione dei dati provenienti dagli impianti agrivoltaici installati dai propri soci, come una bussola permetterà alla Regione di orientarsi all’interno di un settore soggetto a costanti evoluzioni normative, tecnologiche e di mercato. L’Associazione, grazie all’esperienza diretta degli operatori, offrirà una prospettiva privilegiata a supporto dello sviluppo di un laboratorio d’eccellenza e di modelli replicabili.

Le informazioni raccolte e condivise riguarderanno principalmente la produttività agricola ed energetica, il risparmio idrico, modelli di business e forme contrattuali più efficaci, nonché le performance legate al protocollo di certificazione agrivoltaico sostenibile AIAS-RINA.

L’associazione si impegna inoltre a proporre azioni sperimentali capaci di rigenerare il paesaggio, rafforzare il legame città-campagna e contribuire alla resilienza climatica. Grazie al suo network, AIAS fungerà da ponte tra il mondo produttivo, quello scientifico e le istituzioni, favorendo la definizione di standard tecnici e competenze specialistiche per il settore.

L’Università Cattolica metterà a disposizione la propria esperienza nel monitoraggio delle colture e nell’analisi dei sistemi agrivoltaici, elaborando modelli e linee guida per ottimizzare resa agricola, consumo idrico e produzione energetica. DISTAL – Università di Bologna, forte di una lunga tradizione di ricerca su frutteti agrivoltaici, contribuirà con studi sull’impatto dell’ombreggiamento e soluzioni di agricoltura di precisione.

La governance del progetto è affidata a un Tavolo di Coordinamento, guidato dalla Regione e composto da rappresentanti di tutte le parti. L’organismo definirà modalità di condivisione dei dati, monitorerà i risultati e individuerà nuove iniziative da sviluppare.

“L’agrivoltaico è la chiave per unire produzione energetica e agricola senza contrapposizioni, in una logica di reciproco potenziamento – afferma Alessandra Scognamiglio, Presidente AIAS –. Con questa convenzione mettiamo a sistema esperienze, dati e competenze per fare dell’Emilia-Romagna un laboratorio di eccellenza, capace di offrire modelli replicabili a livello nazionale e internazionale”.