NEWS
Agrivoltaico PNRR, AIAS chiede incontro con Foti su taglio risorse
L’Associazione ritiene che le recenti dichiarazioni in Parlamento del ministro, secondo cui mancano soggetti interessati al bando, meritino i dovuti approfondimenti e chiarimenti
Roma, 3 ottobre – “Rivedere le modalità, piuttosto che i fondi destinati al bando Pnrr per l’agrivoltaico. Il problema non è l’assenza di soggetti che intendano attuare gli investimenti ma la regolamentazione non sempre agile, con l’assenza di alcuni documenti indispensabili che avrebbero dovuto già essere pubblicati da parte delle istituzioni”. Lo afferma Alessandra Scognamiglio, Presidente dell’Associazione Italiana Agrivoltaico Sostenibile (AIAS), presieduta da ENEA, in risposta alla proposta di revisione del PNRR avanzata dal ministero per gli Affari europei.
Come riportato negli scorsi giorni dalla stampa generalista e di settore, il Governo intende adottare modifiche ai fondi PNRR prevedendo tagli per le misure che hanno accumulato ritardo e non riusciranno a centrare gli obiettivi previsti per il 2026.
Il ministro per gli Affari europei, Tommaso Foti, intervenendo in settimana alla Camera e in Senato ha dichiarato che gli investimenti Pnrr nell’agrivoltaico “Non hanno soggetti che intendono attuarli” e che “a otto-nove mesi dalla conclusione del Piano, se non ci sono domande dopo quattro anni dubito che arrivino quando si sa benissimo che non si ultimano i progetti entro il 30 giugno”.
AIAS ritiene che quanto riportato dal Ministro meriti degli approfondimenti, al fine di consentire ai vertici di disporre di una visione quanto più completa della situazione effettiva del settore. Pertanto, tramite una lettera inviata direttamente a Foti, ha chiesto di essere ricevuta al più presto in quanto Associazione che rappresenta oltre 100 operatori agrivoltaici e che, più volte, ha evidenziato le difficoltà dovute a requisiti troppo stringenti e ai ritardi che hanno fatto desistere dalla partecipazione numerosi soggetti interessati al bando.
Le dichiarazioni del Ministro Foti che annunciano una riduzione dei finanziamenti per l’agrivoltaico, considerato una misura “non affidabile nei tempi stretti fissati dall’Ue”, non possono essere ignorate. AIAS ritiene che spostare il baricentro del rischio integralmente solo su chi, credendo nel settore nonostante le lacune e le incertezze che nel medio tempo si sono verificate, ha già sostenuto impegni economici e si è vincolato a obblighi finanziari, sia un modo unilaterale di liquidare una vicenda in cui le istituzioni non sono sempre state all’altezza degli impegni loro delegati.
Non si può infatti non considerare il ritardo nel rendere:
- l’atto d’obbligo, di cui si attende ancora il testo e che rappresenta una leva per chiudere la finanziabilità dei progetti;
- le nuove regole operative annunciate con il Decreto Ministeriale 149/2025 e attese entro 5 giorni da tale Decreto;
- gli esiti dell’asta GSE, che avrebbero dovuto essere pubblicati il 28 settembre;
- coerente la congruenza tra la tempistica realizzativa e quella autorizzativa degli impianti.
“Si tratta di circostanze che non rendono poco affidabile il destino delle misure PNRR, semmai la capacità di programmazione temporale e normativa, in un contesto che invece merita di continuare a essere sostenuto e favorito a livello centrale”, puntualizza la Presidente Scognamiglio.